Cos’è la Ballroom Culture
La Ballroom Culture è una sottocultura queer nata negli anni ’70 e ’80 a New York, in particolare tra persone nere e latine LGBTQ+.
È un mondo fatto di famiglie scelte (“Houses”), competizioni artistiche (“Balls”), e un forte spirito di liberazione e orgoglio identitario.
Le Houses (le “famiglie”)
Le persone che partecipano alla ballroom spesso fanno parte di una House, che funziona come una famiglia alternativa per chi è stato rifiutato o emarginato dalla famiglia biologica.
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Ogni House ha un nome (es. House of Xtravaganza, House of Ninja, House of LaBeija).
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È guidata da una Mother o un Father, figure di riferimento che offrono sostegno, protezione e mentoring.
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I membri si chiamano “children”.
La reputazione di una House cresce con le vittorie.
Le Balls
Una Ball è un evento performativo: una festa, una competizione e una celebrazione allo stesso tempo. Durante un ball, le/i partecipanti sfilano o ballano in categorie specifiche che giudicano stile, movimento, atteggiamento e creatività.
Esempi di categorie:
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Voguing – danza ispirata alle pose delle riviste di moda, resa famosa da Madonna (“Vogue”).
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Realness – saper “passare” per un certo tipo di persona (es. “executive realness” = sembrare un manager d’affari).
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Runway – sfilata di moda.
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Face – bellezza e presenza scenica del viso/denti
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Body – fisicità e sicurezza nel corpo.
Tutto è accompagnato da MC, DJ e un pubblico che urla, applaude e sostiene le/i performer con energia e rispetto.
Linguaggio e influenza
Dalla ballroom derivano molte espressioni e atteggiamenti oggi comuni nella cultura pop:
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“Shade”, “Serving”, “Slay”, “Realness”, “Work”, “Reading”, “Legendary” — vengono tutte da lì.
Significato sociale
Oltre allo spettacolo, la ballroom è un rifugio e una famiglia.
È nata come spazio di resistenza contro il razzismo, l’omofobia e la transfobia, dove le persone potevano essere visibili, amate e celebrate.
Oggi continua a essere un movimento internazionale in crescita con ballroom scenes attive in città di tutto il mondo.